Sono le prime piante che
sono entrate in casa mia…forse per questo ci tengo particolarmente. Sarà stato
fine maggio 2011, un po’ prima del matrimonio.
Fatto stà..che dopo il
viaggio di nozze era tutte sciupate e rinsecchite…due sono state gettate dalla
finestra dello studio di mio marito e da me prontamente salvate.
Dopo un estate di
attenzioni, sembrava stessere bene e iniziavano di nuovo a fiorire…quando
eccola…la farfallina killer è intervenuta.
Cacyreus marshalli
E’
una farfallina color bronzo, il maschio ha sul bordo delle ali una
picchiettatura bianca mentre la femmina è più variegata. La sua attività è
diurna. Le uova bianche, rotonde e piatte vengono deposte sui boccioli, sui
sepali, sui peduncoli e a volte anche sulle foglie dei pelargoni soprattutto
zonali ed edera. Le larve dei bruchi verdognoli penetrano nel fusto della
pianta iniziando dalle foglie o dall’apice vegetativo, dove scavano gallerie,
il fusto viene svuotato fino alla maturità della larva che poi fuoriesce
praticando un foro simile a quello del tarlo. La larva si nutre di teneri
germogli, fino a formare la crisalide, appesa alle foglie, nasce la farfalla e
il ciclo ricomincia (La durata media del ciclo completo è di 62 giorni a 20° C
e 33 giorni a 30° C dunque 5 o 6 generazioni all'anno). Il lepidottero sopporta
temperature anche basse e in inverno alle nostre latitudini rallenta solo
l’operosità. La pianta comincia a deperire, perde i fiori e le foglie
ingialliscono, la larva svuota i fusti che anneriscono portando la pianta alla
morte. Sfortunatamente questo lepidottero non è ancora ben conosciuto e spesso
l’attacco viene scambiato con quello di altri parassiti fitofagi o funghi
patogeni (Il fusto annerito, può essere scambiato, per tracheomicosi) La
cacyreus marshalli colpisce i pelargoni zonali e gli edera perché la larva ha
bisogno di piante con fusto carnoso e succulento, per introdursi ed
alimentarsi, più resistenti sono gli odorosi che hanno fusto legnoso.
Era
fine agosto e mi sono accorta delle foglie bucherellate … proprio metre li
rinvasavo dai piccoli vasetti alle loro belle cassette di terracotta chiara; io
la più inesperta di giardinaggio …ho fatto ricerche su internet e ho
individuato il nemico ( per fortuna lavoro anche in una struttura che pulula di
agronomi e tecnici agrari !!!:)).
Poco incoraggiante tutto quello che leggevo , mi
sono pure iscritta ad un forum “giardinaggio.efiori.it”,
ho seguito i loro consigli:
Acquistato Provado facile (bayer), pastiglie di imidacloprid, da mettere nel terreno ed innaffiare , hanno un azione
sistemica e dovrebbero essere efficaci …
Io però continuo ad osservare le mie bambine e non
vedo gli esserini di cui parlano nei forum … finché un sabato mattina,
finalmente alla luce del sole, riesco a vederli … sono tantissimi … che schifo…
li tolgo dalla pianta e li uccido … ma ormai i miei gerani sono seriamente
compromessi.
Non riesco a trovare il coraggio di potarli per
eliminare le parti danneggiate come mi suggeriscono tutti.
Alle fine non ho potuto fare altrimenti … alcuni
erano bucati e con il fusto nero fino alle radici. Ho cercato di prelevare pure
qualche talea…e ho tagliato al di sotto dell’ultimo foro che vedevo e comunque
fin quando non trovavo il fusto verde.
Solo un geranio era messo meglio, e poverino mi sta
regalando un bel po’ di fiori tutt’ora .
Mi chiedo se ci siano ancora delle uova e
sverneranno prima o poi… intanto io li seguo e sembrano star bene ( almeno
quello che ne resta) . in primavera farò prevenzione mettendo qualche
“suppostina” prima ancora che il killer si avvicini. Spero bene… vedremo…
Hai preso il testo della cacyreus dal mio blog, per favore aggiungi l'URL del mio post http://geraniepelargoni.blogspot.it/2010/02/cacyreus-marshalli.html
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